Iran felix
Al Museo di Roma in Trastevere le prime immagini con cui Paolo Woods ha voluto raccontare "l'Iran felice" in un libro con il giornalista Serge Michel.
C’è ancora chi, a Washington ma anche in Europa, pensa che bisogna “liberare” l’Iran. Ecco il risultato di 27 anni di clichè giornalistici sulla repubblica islamica. Il quadro è sempre manicheo: da una parte il regime dei mullah neri e barbuti abbastanza crudeli da inviare i bambini al fronte, abbastanza orgogliosi da chiudere i giornali ribelli, abbastanza pazzi da sviluppare la bomba atomica. Dall’altra un popolo puro, che aspira alla libertà le cui avanguardie sono le donne oppresse, gli studenti in rivolta, e i blog censurati.
Paolo Woods invece, nei suoi vari soggiorni è stato colpito dalle continue contraddizioni e dalla strana armonia che regna nella repubblica Islamica. Da qui nasce l’idea, provocatrice ma utile, di raccontare “L’Iran felice” in un libro con il giornalista Serge Michel, di cui queste sono le prime immagini.
Non si tratta di prendere le difese di un regime, ma di mostrare come si può essere felici sotto un foulard o innamorati in un matrimonio arrangiato, ricchi da quando il prezzo del petrolio si è impennato e liberi in un sistema pieno di divieti; e fino a che punto gli Iraniani restano religiosi nonostante l’uso politico della religione.
Paolo Woods è convinto che in quest’Islam su misura che è lo sciismo e in questo regime, comunque evoluto dal 1979, gli Iraniani provano il confortante sentimento di vivere in un paese che gli assomiglia.
Serge Michel
Paolo Woods, 34 anni, è fotoreporter. Ha viaggiato ripetutamente in Iran, Iraq, Pakistan e Afghanistan. I suoi reportage sono stati pubblicati da svariate testate internazionali e sono stati esposti in diverse mostre
Informazioni
Martedì - domenica 10.00 - 22.00 (la biglietteria chiude mezz’ora prima)
Intero € 5,50
Ridotto € 4,00
06 82059127 tutti i giorni 9.00-19.30
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