L'albero del poeta. La quercia del Tasso al Gianicolo
Sul colle Gianicolo, nel cuore del Rione Trastevere, si ergono le tracce storiche della Quercia del Tasso, l'imponente albero monumentale di Roma legato alla figura del celebre poeta, scrittore e drammaturgo italiano, autore del poema eroico La Gerusalemme liberata.
Attraverso documenti, fotografie, grafiche, dipinti e testimonianze, molte delle quali esposte per la prima volta, il visitatore può riscoprire l'importanza di questo luogo, e il suo legame indissolubile con la città di Roma, immergersi nelle storie, letterarie e umane e nelle leggende legate a questo albero monumentale, simbolo di Roma e della sua anima culturale.
Secondo la tradizione, Torquato Tasso si ritirava spesso all'ombra dell'arbusto, trovandovi riposo e ispirazione durante i suoi ultimi giorni di vita. Accanto alla quercia si trovava il suo alloggio, dove visse anche San Filippo Neri il quale, affezionato al luogo, lo frequentò assieme ai giovani del suo oratorio, e dove nel XVII secolo venne realizzato anche un piccolo teatro all'aperto sfruttando la cavea naturale del terreno. Questo spazio, noto oggi come Anfiteatro Quercia del Tasso, è stato per lungo tempo un punto di ritrovo e un centro culturale per eventi e rappresentazioni.
Ma la storia di questo luogo è ancora più ricca: San Filippo Neri, Leopardi, Stendhal, Strutt, Rossini e molti altri hanno passeggiato lungo questi sentieri, ammirando la bellezza del paesaggio e trovando ispirazione.
Viene ricordato anche l'aneddoto umoristico dello scrittore Achille Campanile, che vi ambientò una scena in cui un simpatico animaletto si rifugia nell'antico tronco, aggiungendo un tocco di leggerezza a questo sito intriso di storia.
La quercia e il teatro oggi sono simbolo di vita intellettuale e del profondo rapporto tra arte, natura e spiritualità nella Città Eterna, e sono protetti dal FAI (Fondo Ambiente Italiano).
La mostra intende inoltre valorizzare il patrimonio artistico di alcuni dei principali musei civici (Galleria d’Arte Moderna, Museo di Roma, Museo Napoleonico, Casa-Museo Pietro Canonica e Museo di Roma in Trastevere) ripercorrendo le vicende storiche e culturali legate alla Quercia del Tasso.
Il percorso espositivo è articolato in cinque sezioni per un totale di circa 100 opere
La mostra si apre con una serie di mappe storiche che rivelano una Roma che si sviluppa tra le strette vie di Trastevere e i paesaggi ampi e sereni del Gianicolo. Le incisioni e i disegni, realizzati tra il XVIII e il XIX secolo, restituiscono la morfologia della città ma anche il modo in cui veniva percepita e rappresentata nei diversi periodi storici.
Il colle del Gianicolo è protagonista della sezione successiva con acquerelli, fotografie e incisioni che restituiscono il fascino senza tempo di Roma e il suo intreccio di storie, emozioni e memoria.
Nella terza sezione si entra nel vivo del rapporto tra il luogo e il poeta. La leggenda narra che, seduto all'ombra della quercia, Tasso compose alcuni dei suoi versi più intensi, osservando la città di Roma distendersi all'orizzonte. Proprio qui, Tasso fece costruire il suo alloggio. Nel XVII secolo la cavea naturale del terreno accanto alla quercia fu trasformata in un piccolo teatro all'aperto, noto come l'Anfiteatro Quercia del Tasso. Tra le opere esposte troviamo vedute incantevoli della quercia stessa e rappresentazioni dei luoghi circostanti, come il portico del convento di Sant’Onofrio, dove il poeta trascorse gli ultimi anni. I disegni di artisti come Achille Vianelli e Giuseppe Vasi raccontano non solo il paesaggio, ma anche l’atmosfera di raccoglimento e spiritualità che permea il colle. Acquerelli, incisioni e fotografie, tra cui le vedute di Mary Callcott Graham e Arthur John Strutt, catturano la maestosità dell’albero e il suo ruolo di punto di riferimento iconico per la città eterna. Qui trovano spazio anche lavori di artisti contemporanei che esplorano il tema dell'albero in chiavi nuove ed evocative. Attraverso il bozzetto dell’installazione ambientale del 2015 Come la quercia di Gianfranco Baruchello, la testimonianza dell’opera ambientale di Joseph Beuys, con 7000 Eichen (7000 querce), la quercia, simbolo di eternità e natura, entra nel presente, si rinnova attraverso le mani degli artisti.
Nella penultima sezione troviamo le incisioni di Giuseppe Vasi, Luigi Rossini e Joseph Anton Koch, che tra il XVIII e il XIX secolo, portarono questa tecnica a livelli sublimi, trasformando vedute e paesaggi in opere d'arte "senza tempo". Ad affiancare le incisioni dedicate al paesaggio del Gianicolo, le litografie di Eugenio Landesio e Charlotte Bonaparte, che arricchiscono il racconto visivo della città.
Nella quinta e ultima sezione sono affiancati artisti del passato e contemporanei: le opere di Antonio Fontanesi e di Jacob Philipp Hackert sono testimonianza di come la natura romana sia stata un rifugio accogliente per poeti, pensatori e pittori, e i paesaggi rurali di Onorato Carlandi e le vedute di Charlotte Bonaparte, insieme all’opera fotografica di Olivo Barbieri, (2004) offrono una visione della città dove l'albero e il paesaggio urbano si fondono in un equilibrio sospeso. Qui trovano spazio le opere La Rinascita di Roberto Almagno (2020) e Remember to forget di Alessandro Cannistrà, che suggeriscono forme nuove.
La mostra è a cura di Roberta Perfetti e di Silvia Telmon
Durante lo svolgimento della mostra, oltre a un fitto calendario di visite guidate, sono previsti incontri ed eventi sul tema della Quercia e dei letterati che si sono ispirati a Tasso, curati dal Dipartimento di lettere e culture moderne della Sapienza Università di Roma e dall’Associazione Le parole delle scrittrici e coordinate dal Museo di Roma in Trastevere.
4 febbraio ore 17.30 I luoghi romani di Torquato Tasso - Nicola Longo
18 febbraio ore 17.30 Il mito di Tasso nell’Ottocento: mistificazioni e trasfigurazioni - Silvia Tatti
12 marzo ore 17.30 Da Rousseau a Baudelaire: tracce e immagini di Tasso nella modernità europea - Giulio Ferroni
15 aprile ore 17.30 "Il piacere delle lacrime" ovvero Giacomo Leopardi alla tomba del Tasso - Novella Bellucci
Informazioni
Dal 29 gennaio al 1° giugno 2025
Da martedì a domenica ore 10.00 - 20.00
Ultimo ingresso un'ora prima della chiusura
Chiuso il lunedì
Consultare la pagina >Biglietti
Tel 060608 tutti i giorni 9.00-19.00
Promossa da Roma Capitale, Assessorato alla Cultura, Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali
Organizzazione Zètema Progetto Cultura
A cura di Roberta Perfetti e Silvia Telmon
Sala stampa
Galleria
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