Cose mai viste, cose nascoste. La cartografia storica e le nuove tecnologie per l’acquisizione e la restituzione dei dati geografici
Incontro a cura di Marina Marcelli e Gianluca Schingo, nell'ambito della XIV Settimana della Cultura
L’incontro è strutturato in due parti distinte, in cui approccio storico e tecnico si fondono per trasmettere le potenzialità della moderna lettura, gestione e comprensione del territorio.
La prima parte si prefigge di fornire un quadro sintetico della storia della rappresentazione cartografica del territorio dall’antichità ai giorni nostri, con particolare riferimento alla rappresentazione della città di Roma. Oltre ad alcuni esempi delle più antiche carte del Mediterraneo, saranno descritte le mappe più importanti del periodo rinascimentale eseguite a Roma: da quella di Eufrosino della Volpaia (1547), per circa un secolo e mezzo la più completa mappa della Campagna Romana, al Catasto Alessandrino (1660), fino alle piante dell’Italia unita e alle tavolette 1:25.000 dell’Istituto Geografico Militare.
La seconda parte offrirà una panoramica sui recenti sistemi informatici GIS (Geographic Information System), delineandone la filosofia di strutturazione dei dati e le conseguenti procedure operative, soffermandosi sulle attività del Laboratorio Cartografico di Sovraintendenza.
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