Trastevere. Società e trasformazioni urbane dall’Ottocento ad oggi
La mostra, frutto di ricerche iconografiche, archivistiche e sui periodici dell’epoca, si articola in sei sezioni che approfondiscono: gli eventi e le modificazioni del tessuto urbano del quartiere; il suo patrimonio storico; la storia del Tevere; la storia dei luoghi di assistenza, formazione, reclusione e produzione del rione; i cambiamenti sociali e culturali.
Oltre un secolo e mezzo di storia urbana, sociale, culturale e produttiva di un rione millenario dalla forte identità raccontato attraverso più di 400 scatti fotografici. La mostra “Trastevere. Società e trasformazioni urbane dall’Ottocento ad oggi”, sarà ospitata dal Museo di Roma in Trastevere dal 15 dicembre al 24 marzo 2008.
La sezione della mostra dedicata al Gianicolo sarà ospitata dall’American Academy in Rome dal 14 febbraio al 15 marzo 2008.
Un viaggio attraverso gli interventi realizzati e quelli rimasti incompiuti per ripercorrere la storia e i cambiamenti vissuti dal rione.
La prima sezione “Eventi e modificazioni del tessuto urbano” parte dagli interventi fatti realizzare da Pio IX (anni ’60 dell’Ottocento) in risposta all’esigenza di risanamento di questo rione, passando poi per l’attuazione del Piano Regolatore del 1883 che determinò la demolizione di interi complessi per consentire la costruzione del nuovo viale del Re (l’attuale viale Trastevere).
Anche la costruzione dei muraglioni del Tevere comportò la ristrutturazione o, più spesso, la demolizione di molti degli edifici che sorgevano lungo il fiume, tra cui lo splendido Teatro Politeama documentato in mostra da due rare fotografie, la Torre degli Alberteschi e la chiesa di San Salvatore, fra le più antiche del rione (documentata nel suo aspetto ottocentesco da un acquerello di Roesler Franz). Altri importanti cambiamenti seguirono al nuovo Piano Regolatore dei primi del Novecento, che corrisponde all’ascesa in Campidoglio di Ernesto Nathan, e a quello del 1931, approvato 9 anni dopo la marcia su Roma.
Quest’ultimo portò alla costruzione dell’Opera Nazionale Maternità e Infanzia, del cinema Reale, della Casa della Gioventù Italiana del Littorio e del Dopolavoro dei Monopoli di Stato. L’intervento di maggiore impatto fu però senz’altro l’apertura della galleria sotterranea al colle Gianicolo, necessaria per collegare le nuove zone di espansione lungo via Aurelia con il centro di Roma. I nuovi progetti di risanamento, elaborati nel ’39, furono presto abbandonati con l’inizio della guerra. Guerra che portò, con il bombardamento del 15 febbraio ’44, alla distruzione di capannoni industriali, case e alla morte di decine di persone. Finita la guerra, la costruzione di nuove abitazioni proseguì a ritmi elevatissimi e ancora oggi Trastevere conserva, nella disarmonica successione degli edifici che popolano il nucleo antico, il fascino di quella storia millenaria che i Piani Regolatori dell’era repubblicana (1962 e 2003) si sono impegnati a tutelare.
La seconda sezione raccoglie l’iconografia del “Patrimonio storico” trasteverino. Foto che documentano i palazzi che si affacciavano sul fiume prima della realizzazione dei muraglioni di contenimento, le mura gianicolensi fatte realizzare da Urbano VIII ma, soprattutto, i radicali interventi attuati a partire dagli anni ’30 dell’Ottocento sulle chiese di Santa Cecilia, di Santa Maria in Trastevere e sugli spazi circostanti.
Il rapporto tra Trastevere e il suo fiume, invece, è raccontato dalla terza sezione “Tevere ponti e porti” in cui si può osservare il cambiamento urbano e sociale derivato dalla costruzione dei muraglioni di contenimento del fiume, a partire dagli anni ’80 dell’Ottocento. Prima di questa data il rione era disseminato di testimonianze delle diverse attività economiche legate alla presenza del fiume: porti commerciali, attracchi per le barche e mulini galleggianti erano allora parte del paesaggio urbano. Nonostante i vantaggi economici di queste attività, il Tevere non mancava di creare regolarmente problemi di allagamento. Per questo motivo si costruirono mura di contenimento che modificarono completamente l’assetto urbano della città e del rione portando alla distruzione di case, porti, chiese e del faro fatto costruire ai primi dell’Ottocento da Pio VII.
Ma Trastevere è stato anche un rione dalla forte vocazione assistenziale. Nella quarta sezione “Luoghi e forme dell’assistenza, della formazione, della reclusione e della produzione” viene ripercorsa la storia delle istituzioni di Trastevere nate allo scopo di fornire istruzione, formazione e cure sanitarie. Conservatori, ospizi, scuole, case di cura, istituti penitenziari erano spesso anche luoghi di lavoro: vi si svolgevano, infatti, attività che erano parte integrante dell’economia del rione, vero pilastro del sistema produttivo della città.
Per la sua collocazione al di là del fiume ma comunque nelle vicinanze del centro storico, l’area di Trastevere ha storicamente richiamato l’insediamento di istituti penitenziari, tanto che nell’ultima parte dell’Ottocento la quasi totalità di essi sorgeva entro i confini del rione.
La quinta sezione “Società e cultura” documenta con un’emozionante successione di immagini, alcune vicissitudini della tormentata storia sociale e politica trasteverina, da sempre contraddistinta da una forte identità e dal saldo radicamento al territorio. Questa sezione racconta, in particolare, il forte cambiamento vissuto da Trastevere negli anni Sessanta, quando un rione ancora molto chiuso in se stesso e fondamentalmente statico venne ridestato da tendenze giovanili innovative e da nuovi fermenti culturali. Basti ricordare i «figli dei fiori» che popolavano piazza S. Maria in Trastevere ed il laboratorio musicale del Folkstudio di via Garibaldi dove nacquero alcuni tra i più noti cantautori italiani tra cui Francesco De Gregori, Antonello Venditti e Rino Gaetano.
Ma ancora oggi di Trastevere di Pinelli, Belli, Trilussa restano le profonde radici e l’intensa vitalità di un rione che ha assunto una connotazione prevalentemente turistica, divenendo tra le aree più cosmopolite della capitale.
Infine la sesta sezione “Il Gianicolo”, che sarà ospitata dal 14 febbraio 2008 dall’American Academy in Rome, racconterà attraverso le immagini una delle zone più affascinanti di Roma. Un percorso ricco di suggestioni artistiche e storico letterarie che si fondono con i ricordi della sua storia più recente.
CROMA - Centro per lo studio di Roma
Informazioni
Da martedì a domenica ore 10.00 - 20.00
24 e 31 dicembre 10.00 - 14.00.
La biglietteria chiude un’ora prima.
Chiuso lunedì, 25 dicembre, 1 gennaio
Dal 15 al 18 dicembre
intero € 3,00
ridotto € 1,50
dal 19 dicembre al 24 marzo
(In considerazione dell’offerta aggiuntiva rappresentata dalla mostra
Paesaggi della memoria: gli acquerelli romani di Ettore Roesler Franz dal 1876 al 1895)
intero € 5,50
ridotto € 4,00
Gratuità e riduzioni
ingresso con biglietto ridotto per i soci del T.C.I.
060608 tutti i giorni dalle 9.00 alle 22.30
Promossa dall’Assessorato alle Politiche Culturali del Comune di Roma, dal CROMA-Università degli Studi Roma Tre.