I dipinti
La raccolta di dipinti del Museo è composta da opere del tardo XVIII e del XIX secolo ordinate secondo argomenti che illustrano alcuni aspetti della vita sociale a Roma. Le opere provengono per la maggior parte dal Museo di Roma.
Gli autori sono pittori italiani, come Ippolito Caffi e Vincenzo Morani, e stranieri, come Salomon Corrodi, Adolphe Roger e Teodor Aerni, i quali raffigurano episodi di vita popolare con una grazia e felicità, unite ad una sensibilità tale da permetterci l’immersione in un mondo ora scomparso.

Parte rilevante della collezione sono alcuni acquerelli della serie Roma sparita di Ettore Roesler Franz (1845-1907) raffiguranti piazze, palazzi, cortili, rive del Tevere, luoghi e aspetti della vita popolare romana che andavano scomparendo a causa del nuovo assetto urbanistico di Roma capitale dopo il 1870.
Nel XIX secolo il soggiorno a Roma era molto ambito dagli artisti e dalle persone di cultura europee ed americane; era ritenuto un evento affascinante ed un’occasione per conoscere esempi sublimi di arte antica e moderna. Essi ritrassero la città con i suoi monumenti illustri e allo stesso tempo rivolsero la propria attenzione ad episodi e personaggi che appartenevano alle classi popolari. Dipinsero quadri molto amati dagli acquirenti stranieri, ora esposti in numerosi musei europei ed americani.
Diversi sono i temi rappresentati nelle opere: il costume tradizionale, la devozione popolare, le feste e i divertimenti - come il carnevale, le luminarie notturne, la danza ed in particolare il saltarello - e aspetti della vita quotidiana come i mestieri e le attività che era possibile osservare in città: barbieri, fornai, lavandaie, carrettieri, ...
I dipinti fanno da contrappunto visivo alle Scene romane e, pur nell'esiguità del numero, riescono a far immaginare la vita popolare dell'Ottocento romano, come è stata codificata dal gusto e dalla sensibilità degli artisti che ne trassero ispirazione e dei museografi che, nella prima metà del Novecento, vollero ricrearla in "scene".